SENTENZA STORICA
Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del SUMAI contro la Regione che voleva obbligare gli specialisti ambulatoriali al rispetto di tempari non condivisi.
Un importante precedente dal doppio significato
Un grande vittoria del SUMAI contro un decreto del Commissario ad Acta nella Regione Lazio che voleva imporre tempi rigidi per le visite specialistiche come tentativo di abbattere le liste d’attesa. La sentenza del TAR ha invece stabilito che: “La durata della visita è esclusiva competenza dello specialista” e, addirittura, ha sposato la tesi da anni sostenuta dal SUMAI che, per quanto riguarda l’abbattimento delle liste d’attesa, si debbano aumentare le “risorse umane e strumentali”.
Il Tar del Lazio ha dato ragione al Sumai/Assoprof che ha contestato da subito il tempario sostenendo che i tempi imposti non solo erano irrealizzabili ma potevano mettere in pericolo la salute dei pazienti, affermando il principio che un rapporto numero di prestazioni / unità di tempo, proprio dell’industria manifatturiera, non è applicabile alla Medicina dove va considerato anche che il tempo di comunicazione è tempo di cura.
Va sottolineato che, in un ormai stabile e stretto rapporto di collaborazione, insieme al SUMAI ha fatto ricorso contro il decreto del Commissario ad Acta anche la Fnomceo, Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi.
Quindi una sentenza del Tar che dando ragione agli specialisti riafferma due principi. Il primo: “la durata effettiva di ogni singola prestazione è riservata in via esclusiva allo “specialista ambulatoriale”; il secondo: la riduzione dei tempi di attesa va perseguita assumendo il personale, rispettando il numero di ore che l’ACN riconosce alla specialistica e sostituendo i medici andati in pensione con colleghi più giovani. A ciò si aggiunge che per la prima volta viene contestato un Decreto commissariale, cosa che fino ad oggi era stato considerato un tabù giuridico.
Il Sumai nazionale, le sezioni regionali e provinciali anche campane ci sono sempre e se necessario continueranno ad agire anche nel campo giudiziario per contrastare decisioni aziendali o regionali troppo spesso prese con arroganza e presunzione in sfregio alla professione ma anche alla sicurezza e alla equità delle cure per il cittadino.
Segretaria Provinciale SUMAI
